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Barbara MrsTeapot B's favorite books »

lunedì 2 settembre 2013

Murder, she wrote and I read it

Scena: casa nostra - cucina e salotto - durante quei giorni terribili di afa del luglio scorso.
Personaggi: il Vanni (mio marito), io, il pargolo (del quale ometterò azioni, commenti e interruzioni, altrimenti non finisco più)

il Vanni: Ciao, sono tornato.
io: ciao! Sono in cucina.
il Vanni: bella, cos'è? Una borsa nuova?
io: cosa? Ah, me l'hanno regalata perché ho preso un libro della Pickwick, un nuovo marchio.
il Vanni: ah. Cos'hai preso?  
io: lì, sul tavolino.
il Vanni: noooooo!
io: cosa?
il Vanni: la sciura in giallo?! 
io: bè?
il Vanni: ma come fai?
io: a far cosa?
il Vanni: a leggere la sciura in giallo. Insomma, leggi tanto, ti piacciono i classici, la narrativa contemporanea inglese, mattoni di mille pagine. Leggi Franzen, Queneau, Dostoevskij e poi la sciura in giallo?
io: -_-
il Vanni: ma dai, vorresti avere un po' di visibilità con il tuo blog. Pensa che figura a leggere la Fletcher. E continuano anche a darla in tv... dai...
io: O_O

Da qui la mia esigenza di questo post.



Allora? Intanto uno deve leggere quello che gli piace e quando vuole. E a me la Signora in Giallo piace, e tanto. E mi rilassa, da morire. Ho notato che nei momenti di maggiore stress, tendo a leggere i gialli. Quando poi lo stress raggiunge punte da ricovero ho bisogno di leggere la Fletcher. Perché mi sento in un ambiente familiare, visto tante volte in televisione. Conosco bene i personaggi, la lettura è scorrevole, la storia è scritta benissimo, il giallo è stile classico e la routine (il morto ammazzato, almeno una decine di persone che avevano il movente, l'accusato in realtà innocente, l'arresto del reale colpevole) mi tranquillizza e mi rilassa, come la centrifuga della lavatrice. E le torte e i tè che fa Jessica: una favola.
Ormai la Fletcher è di famiglia, una sorta di nonna-zia avventurosa, impicciona e sorridente.
E poi, i libri non sono le puntate che hanno dato in tv e nel romanzo la Fletcher è molto più forte e, udite udite, è anche innamorata.

E qui lo dico, anzi lo scrivo che è più incisivo: ho letto la Signora in Giallo (ormai una decina di avventure), continuerò a farlo e lo dico con fierezza. 
E ora pensate quel che volete, per carità. Vorrei solo ricordarvi quelli che dicono che leggono i giornali di (s)pettegolezzi (pardon, gossip) solo dal parrucchiere (ri - pardon, hair stylist).

E datemi retta, se vi capita, leggetela la Signora in Giallo, perché è una bella lettura. Potete sempre dire di averlo fatto dal parrucchiere!

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